La consapevolezza di essere Calabria

Colpisce la consapevolezza. Un concetto né vago né astratto. Consapevolezza dei problemi, delle prospettive possibili e di quelle non percorribili. Consapevolezza dei limiti e delle potenzialità di questa terra sofferente e dignitosa, piena di contraddizioni e di impagabile umanità.

Così per Arrigo e per Bruno, la sfida era quella di colmare un vuoto culturale importante per i professionisti della Calabria: si sa ancora troppo poco di previdenza. Ecco perché si sono messi in gioco. Come Salvatore che ha voluto ricordarci che gli ingegneri e gli architetti non sono fazioni opposte o conflittuali, ma un’unica categoria che ha davanti a sé un grande dovere: costruire le migliori tutele per tutti gli associati. Ecco, i nostri Tavoli di lavoro di questi anni rappresentano un’ottima base di partenza da sviluppare all’insegna della continuità, con la proposta di Carla e le sue tre parole chiave da fondere con Dicosi, ‘fiducia, correttezza e coraggio’.

A questo riguardo Carlo ha fatto notare che sono ancora troppi i professionisti che non leggono e non si informano sui temi previdenziali. Dicosi avrà quindi il compito di trovare nuovi modelli di comunicazione per stimolare interesse e curiosità.

Con consapevolezza e lucidità politica, Caterina ha acceso un faro su quello che ritiene debba essere l’obiettivo centrale di Dicosi in Calabria: diventare un gruppo a tutti gli effetti, unito nei valori e nelle azioni da portare avanti. Un grande segnale offerto in questa direzione, ha ricordato Caterina, è stato proprio il recente provvedimento di 100 milioni di euro che la governance della Cassa ha messo in campo per far ripartire la libera professione.

Fiducia, correttezza e coraggio, appunto. La linea di Dicosi non cambia e sarà al fianco di questo nuovo formidabile progetto.