DA TREBISACCE SÌ ALLA REGOLARITÀ CONTRIBUTIVA

Da sponda a sponda, da mare a mare, ma il caldo resta uguale, scherzano Claudio e Franco, i nordici della nostra squadra, abituati alle Alpi, poco avvezzi alle temperatura della Calabria e al suo azzurro pervinca mozzafiato. L’incontro a Trebisacce di DicosìaInarcassa entra subito nel vivo.
Regolarità contributiva, un giusto equilibrio del sistema sanzionatorio e facilitazioni per saldare i contributi sono aspetti sentiti della nostra previdenza, che toccano da vicino gli associati e a cui tutta la squadra di Dicosì è sempre sensibile. Molte le riflessioni al riguardo. ‘La regolarità contributiva non deve essere un deterrente per ottenere incarichi professionali – ha detto Carla – ‘occorre che Inarcassa e gli Ordini si interfaccino fra loro e intraprendano azioni comuni per difendere il lavoro e le esigenze dei professionisti’. ‘Ma sarà possibile, in questa campagna elettorale – si chiede Roberto – evitare i personalismi e trovare i punti di contatto? È necessario un dialogo costruttivo fra le parti per il bene comune’. Il sistema delle sanzioni va rivisto, ma è anche vero – sottolinea Mimmo –  che ‘molti associati non sanno di poter accedere a diversi meccanismi di riduzione degli importi, come l’accertamento con adesione e il ravvedimento operoso, oppure non sanno come funzionano’. La complessità della materia previdenziale non può essere un ostacolo alla conoscenza e alla comprensione: ‘a domande semplici è necessario dare risposte semplici’ sostiene Daniele, troppe argomentazioni confondono e fuorviano gli iscritti.  Anche le rateazioni possono essere un aiuto concreto per saldare debiti previdenziali e mettersi in regola. Ne è convinta Annamaria, che propone di rimodulare la cadenza delle rate in proporzione al reddito in modo da permettere a tutti di pagare secondo le proprie possibilità. Ed è lei che, come donna ed a nome di tutte le madri, va oltre, offrendoci una riflessione in più: la necessità di costruire maggiori tutele per le libere professioniste. Perché no? Abbiamo appena approvato l’indennità di paternità e abbiamo tutti i mezzi per rafforzare il sostegno alla maternità, attraverso un percorso realistico e giudizioso. Ad esempio, strutturando maggiori misure per le gravidanze a rischio. Senza cadere – come vediamo ogni giorno, dai nostri detrattori – nella faciloneria di misure a pioggia che, alla fine non aiutano nessuno. Annamaria lo sa, siamo persone oneste e porteremo proposte serie. Lasciamo i colleghi di Trebisacce soddisfatti per le tante idee ed i progetti messi in campo. A tutti daremo risposte concrete e percorribili. Ma la partecipazione compatta e rigorosa che abbiamo ricevuto, ci gratifica e ci sprona ad andare avanti.

(A cura della Redazione)