LA SOLIDARIETÀ OFFESA

Brutta cosa la malafede di certi neodelegati che, pur di mettersi in mostra, sfruttano i social network per distorcere anche le cose più semplici e belle. Oggi è toccato alla ‘Solidarietà’ che questi Re Mida all’incontrario hanno pensato bene di calpestare, sporcando con parole a dir poco rozze, una buona notizia. Un’altra occasione persa per tacere.
Ecco il fatto ‘incriminato’: l’Agenzia delle Entrate ha inserito Inarcassa tra gli Enti del volontariato che possono beneficiare della raccolta del 5 per mille, in qualità di Associazione di diritto privato senza scopo di lucro. Si tratta di un riconoscimento conferito alle organizzazioni che svolgono, tra le altre, attività di “assistenza sociale e socio-sanitaria” finalizzate ad assicurare un’esistenza dignitosa a coloro che, inabili al lavoro, versano in condizioni di bisogno. Già oggi Inarcassa provvede a compiti di assistenza dei figli affetti da grave disabilità. Con il cinque per mille si potrà ampliare la tutela a favore degli associati non autosufficienti, non in grado cioè di compiere, con continuità e senza aiuto esterno, le attività elementari della vita quotidiana. Chi vorrà aderire a questa iniziativa potrà apporre la propria firma nello spazio “Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale…” del modello 730 o UNICO indicando il codice fiscale di Inarcassa 80122170584.
Ebbene sentite cosa scrive il solerte neoeletto ‘una vera politica del welfare non si fa con l’elemosina del 5×1000. Inarcassa e il suo attuale cda sempre più lontana dal mondo reale”. Lo vada a raccontare alle centinaia di associazioni, enti, aziende, che con il 5×1000 hanno contribuito a far vivere meglio malati terminali, famiglie colpite da eventi drammatici come un figlio disabile. Lo vada a raccontare agli istituti che fanno ricerca sul cancro, se quel 5×1000 è un’elemosina o un gesto di solidarietà. Si vada a leggere le storie di Enpam, la Cassa dei Medici, tanto per fare un esempio vicino.
I centosettantamila architetti e ingegneri liberi professionisti iscritti alla nostra Cassa, lo sanno bene. Anche i moltissimi che in questo tempo di crisi hanno redditi bassi, sanno che il 5×1000 aiuterà un collega malato. Il Welfare di Inarcassa è unanimemente riconosciuto tra i più avanzati d’Italia. E si vada a studiare, questo ‘galletto’ saccente, cosa offre l’Assistenza di Inarcassa visto che ignora cosa sia la solidarietà.

(A cura della Redazione)