QUESTIONI DI GOVERNANCE

Oristano. Ordine degli Ingegneri. Alle due del pomeriggio, in una Via Canepa deserta, come il resto della città, Massimo aveva già provveduto ad aprire la sede per salutare gli ospiti giunti da tutta la Sardegna. Dal canto suo Umberto, fondatore dell’Ordine, amico di una vita, aveva preferito trovarsi direttamente in aeroporto con Giancarlo: 90 + 90 km per venirci a prendere e portare, e 90 + 90 km per portarci in aeroporto e tornare indietro. “We’! – saluta – chi no si moveusu s’in ci fuinti i pilloisi”. Scoppia a ridere, vedendo le nostre facce basite. Conosciamo Umberto per il suo aplomb britannico, sempre di poche parole, mai fuori luogo. Ma oggi si sente a casa e ci spiega che ‘se non ci sbrighiamo gli uccelli scapperanno’. Un po’ come dire ‘chi dorme non piglia pesci’. E a quest’ora, il 18 giugno in Sardegna…ci sta.
Così come ‘ci sta’ la nostra voglia di coinvolgere tutti nel progetto di DicosìaInarcassa, non tanto per questioni elettoralistiche, ma per innovare quella regola che ci guiderà – comunque vadano le cose – nei prossimi cinque anni: la contaminazione delle idee, attraverso la partecipazione, il dialogo, l’ascolto. È Andrea di Cagliari il primo a parlare: “è stato redatto un documento in 5 punti (presentato alle squadre in lizza per queste elezioni, ndr), che ne pensiamo?” Massimiliano di Medio Campidano ricorda che i firmatari Dicosì cercano con lealtà di costruire il percorso migliore; un percorso che difficilmente potrà incrociare quello dei 2.0. E il futuro ci darà atto del nostro lavoro. Per Cinzia “i workshop – i seminari organizzati il giorno prima dei CND – sono uno strumento fondamentale, un’opportunità per i delegati, non solo di imparare ma per consolidare esperienze e rapporti divenuti troppo rigidi nell’ambito di un organo istituzionale”. Condivide Francesco, che ribadisce come “ogni delegato debba avere la possibilità di esprimersi e non essere semplicemente un numero”. Il documento ha molti punti condivisibili, su altri si dovrà lavorare, ma è la presentazione ad entrambe le squadre che non ci convince. Prendiamo nota. Va bene esprimersi, ma senza denigrare e senza manipolare le cose, come pure è accaduto troppe volte in questi anni. Esprimersi, sulle materie previdenziali, significa prima di tutto studiare per conoscere, per formarsi un’opinione, giusta o sbagliata che sia. Inarcassa è la nostra Cassa di previdenza e non merita di essere oggetto di insulti. Per quanto ci riguarda, noi di Dicosì, seguiremo il consiglio di Andrea di Sassari che auspica “maggiori informazioni sia dal CND che dal CdA”. Questioni di governance e di democrazia. Ma con rispetto, per chi ha governato e per chi governerà.

(A cura della Redazione)